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I nove Sacri Monti Prealpini – fotografie di Marco Beck Peccoz
LO SGUARDO SUI SACRI MONTI
I nove Sacri Monti Prealpini – fotografie di Marco Beck Peccoz
MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE
16 NOVEMBRE 2017 - 5 gennaio 2018 - Palazzo Lombardia - Milano
Inaugurazione, mercoledì 15 novembre, ore 12.00
Milano, Palazzo Lombardia
Spazio espositivo, via Galvani 27
La mostra seguirà i seguenti giorni e orari di apertura:
apertura da lunedì a venerdì ore 10.30 - 18.30; chiuso nei giorni festivi.
Ingresso gratuito.
Info: 328 8377206 - 366 4774873
info@sacromontedivarese.it
www.sacromontedivarese.it
Mercoledì 15 novembre, alle ore 12, presso Palazzo Lombardia a Milano, l’esposizione verrà inaugurata alla presenza di Sua Ecc. mons Franco Agnesi presidente di Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese e mons. Erminio Villa, arciprete della Parrocchia di Santa Maria del Monte in Varese, Cristina Capellini, Assessore alle culture, identità e autonomie di Regione Lombardia,Antonella Parigi, Assessore alla cultura e turismo di Regione Piemonte.
La mostra, nata da un progetto di Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese e Parrocchia di Santa Maria del Monte in Varese e realizzata grazie alsostegno di Regione Lombardia e alla collaborazione di Regione Piemonte, si presenta come un’esposizione fotografica composta da 57 pannelli sui quali le immagini fotografiche unite a brevi presentazioni storico-artistiche raccontano i nove Sacri Monti prealpini.
L’iniziativa è la naturale prosecuzione del progetto editoriale già avviato dall’Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte per la realizzazione nel 2017 di un volume fotografico di qualità, con funzione divulgativa, curato da Silvana editoriale e composto da scatti dello stesso autore.
Marco Beck Peccoz, (Torino, 1968), vive a Milano e dal 1991 lavora come fotografo free-lance per gruppi editoriali italiani ed esteri (come Gruppo L’Espresso, RCS Periodi, Mondadori, Edizioni Conde’nast, La Stampa, Le Monde, Fairchild Publication e molti altri), facendo reportage di viaggio, ritratti, fotografie, d'architettura, vita quotidiana, avvenimenti sportivi, culturali, musicali e pubblicità. Ha pubblicato anche vari libri sul territorio italiano e ritrae “on location” manager di importanti imprese italiane.
I Sacri Monti
Un’altura percorsa da un sentiero ritmato da cappelle: è questo semplice - eppure ricchissimo - scenario, che il visitatore incontrerà raggiungendo uno dei nove Sacri Monti dell’arco alpino, fra Piemonte (Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo) e Lombardia (Ossuccio e Varese), dal 2003 annoverati dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità. Partendo dal fondamentale modello del Sacro Monte di Varallo, la cui genesi risale alla fine del XV secolo, questa tipologia architettonica ha avuto ampia diffusione fra Seicento e Settecento con diverse sfumature, mantenendo tuttavia inalterato il proprio scopo: permettere cioè ai pellegrini di accostarsi ai Misteri della fede cattolica e di visitare, seppur riproposti all’interno di scrigni architettonici con statue e ambientazioni plastiche e dipinte, i luoghi della vita di Cristo, di Maria e dei santi. Uno sforzo corale, sostenuto dal denaro di nobili e di semplici, a cui concorsero le arti di frescanti, scenografi, architetti e plasticatori, con l’intento di dare corpo e materia alla storia sacra.
Nel periodo della Controriforma, con l’incessante sostegno di San Carlo Borromeo, i Sacri Monti trovarono nuova linfa, ergendosi a baluardo dell’ortodossia contro l’avanzata dei princìpi protestanti. Salire oggi lungo questi percorsi sacri significa intraprendere un cammino di arte, devozione e storia, immerso in contesti naturali di straordinaria bellezza.
Lo sguardo sui Sacri Monti: una scelta di valorizzazione
Le immagini fotografiche che Peccoz propone in questa mostra sono scorci architettonici e vedute paesaggistiche suggestive che vogliono raccontare in maniera semplice, senza pretese scientifico-documentaristiche, ciò che ha reso i nove Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia sito seriale UNESCO.
Le foto, dedicate a tutti e nove i Sacri Monti, sono coinvolgenti e vogliono suscitare il lato più emotivo dei visitatori, portandoli ad innamorarsi del loro Patrimonio culturale.
Questi luoghi - carichi di storia, arte e spiritualità - attraverso la bellezza e la gradevolezza delle architetture, delle cappelle e dei loro manufatti artistici (affreschi e statue), si integrano perfettamente anche nel contesto naturalistico e paesaggistico di colline, boschi e laghi che fanno loro da cornice.
La scelta di una mostra itinerante è dettata dall’intrinseca finalità comunicativa e di valorizzazione del progetto stesso: gli spazi espositivi selezionati sono catalizzatori di interesse e collocati al di fuori dei contesti territoriali degli stessi Sacri Monti, affinché il patrimonio culturale possa essere comunicato in modo più diffuso ed attirare nuovi pubblici.
Le prime due sedi ad ospitare la mostra saranno lo spazio espositivo di Palazzo Lombardia (ingresso N2 - via Galvani 27), dove la mostra verrà inaugurata e rimarrà aperta con ingresso libero e gratuito sino al 5 gennaio 2018. Il 30 novembre una seconda edizione della mostra aprirà e verrà inaugurata nella prestigiosa sede di Villa Monastero, a Varenna, meraviglia paesaggistica ed architettonica sulle sponde del lago di Como.
La mobilità della mostra nel tempo e nello spazio consente una più ampia divulgazione dei contenuti artisti e paesaggistici di tutti i Sacri Monti su tutto il territorio del Nord Italia sia nella loro unitarietà di sito UNESCO sia nella loro individualità e specificità di bene artistico e paesaggistico legato al territorio locale.
La semplicità e l’apparente leggerezza del medium scelto, unite all’elevata qualità artistica, agevolano la promozione e la valorizzazione dei singoli Sacri Monti al di fuori dei loro territori di stretto riferimento: la fotografia per natura risulta accattivante e caratterizzata da una moderna immediatezza, appare chiara e di facile lettura, consentendo a tutti i visitatori di lasciarsi incuriosire dal fascino dei luoghi, sino a suggerirne la scoperta diretta.
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